C’è voluto un bel po’ di tempo ma finalmente ci siamo: a fine marzo esce per Hell Yeah Recordings il mio album Sensual Musicology, del quale vedete qui sopra la fantastica copertina realizzata da DeeMo (autore anche di quella del mio primo disco La Vendetta del Mulino Bianco, 1993). Sono 13 tracce (11 sul vinile più due bonus track in digitale) che raccontano, letteralmente, un tragitto musicale, geografico, tecnico e creativo.
Questo album comincia a prendere forma nel 2010 al mio rientro da quasi un anno negli USA, da cui mi sono riportato a casa un sacco di suggestioni, una valanga di musica e una chitarra nuova. Inizia a prendere forma anche il mio nuovo studio, che non ha più al centro il computer (il mio principale attrezzo musicale per oltre vent’anni) bensì degli strumenti acustici (o arcaicamente elettrici) e un registratore digitale multitraccia. Nel 2012 mi sposto nell’Oltrepo, un luogo magico e spazioso dove la musica viene meglio, almeno la mia. Nei tre anni successivi lo strumentario si arricchisce: alcune chitarre, un basso, vari strumenti a corda (curati con affetto e competenza da Max Pontrelli, il mio uomo/chitarra) e percussioni. E si arricchisce anche il numero di canzoni scritte o arrangiate: uno degli obiettivi del mio nuovo “corso musicale” è di reinterpretare brani che mi piacciono (su questo ce ne sono sei, nei precedenti almeno uno ogni disco, da Donovan a Ravel).
Nel 2015, per una combinazione sentimentale e lavorativa favorevole, trasloco a Amsterdam dove ho uno studio piccolo e luminoso all’ultimo piano. Qui prende definitivamente forma il disco e nello stesso periodo, grazie al potere connettivo di Fabio De Luca (esperto musicofilo, DJ sopraffino e divulgatore intrepido), incontro Marco Gallerani e la sua etichetta Hell Yeah (che già conoscevo per via di una mia perversione verso la musica che si balla). Con Marco ci capiamo: fa i dischi perché ama la musica e ci mette impegno, entusiasmo e esperienza – tutte cose per niente scontate.
Un’altra delle nuove regole è che io scrivo, arrangio, produco e suono quasi tutto (sul disco ci sono solo due ospiti) ma non mixo. Per due motivi: la musica ha bisogno di orecchie, e due non bastano. Quindi serve qualcun altro/a esperto/a che ascolti insieme a me prima di chiudere. Ma soprattutto: ho amici e conoscenti infinitamente più bravi a mixare, gente in grado di far brillare la mia musica e farla suonare come si deve (che non è sempre come penso io). In questa avventura ho avuto la fortuna di avere accanto due persone davvero speciali: Paolo Gozzetti (musicista, produttore, gran mixerista e performer) e Paolo Mauri (fonico, mixerista e complice consolidato di un pezzo della scena musicale italiana). Se il disco è bello lo devo innanzitutto a loro due.
E anche ai due ospiti di cui dicevo, altri due amici. Tez (Maurizio Martinucci) lo conosco da un bel po’, è uno degli outsider di extralusso della scena elettronica italiana. Così outsider che vive da molti anni in Olanda dove si divide tra didattica d’avanguardia, elettroacustica cyberpunk e l’impegno come membro dei Clock DVA. Il suo contributo alla mia versione di In a Silent Way (Miles Davis) è subdolo ma perfettissimo. Così come perfettissima è la performance della mia amica Valeria Rossi, la persona più sensata e sensibile che abbia mai avuto un brano (suo) nella top ten italiana. Conosco Valeria da molti anni e immaginavo la sua versatilità, ma la performance su Sometimes Remember è talmente buona da rendere quel brano uno dei più forti. Davvero notevole, considerando che l’ha registrata sul proprio smartphone con la base in cuffia (il 2020 è stato l’anno delle colaborazioni a distanza).
Nel 2018 torno a vivere nelle colline pavesi, l’anno dopo il disco è finalmente pronto ma scoppia la pandemia e il mondo si ferma. Nel frattempo escono due EP in digitale, Music For Uplifiting Gormandizers (Hell Yeah 2019) e The Alto Nido Sessions (Finora 2021), più un singolo, Fly Away (Hell Yeah 2021), sempre con questa curiosa sensazione di asincronia: prima avreste dovuto sentire questo. Per adesso potete ascoltarne due tracce in preview (c’è un player nella barra laterale), il 18 marzo ci sarà finalmente tutto.
Sensual Musicology ha una propria pagina dove sarà raccolta la rassegna stampa, video, interviste e altro materiale correlato al disco.