La polemica sul Jova Beach Party contiene un livello superiore di cui si parla poco ma che secondo me invece è centrale. Da oramai quasi 40 anni agli artisti Pop viene chiesta una prestazione extra per diventare delle Popstar e mantenere quello status, oltre allo scrivere delle canzoni (non necessariamente belle come le prime) e cantarle dal vivo in coro col pubblico. Oggi un “artista Pop” deve anche tenere conto di un sacco di altri fattori: la pace (che fu la prima causa condivisa da celebrità), la fame nel mondo (oggetto del Live Aid nell’85), la questione femminile, omosessuale e l’identità di genere, l’ambiente, la crisi climatica, l’immigrazione e via dicendo. Se ignora anche solo uno di questi aspetti il pubblico non lo/la/le/li vuole più. Questo tema naturalmente è bifronte, profondamente positivo ma talvolta invece no. Perché non è detto che un buon autore di melodie sia anche un paladino dell’ambiente, voglia abbracciare una dieta a base di piante o sia al corrente del grave dramma (non sto scherzando) delle persone Intersex, ancora irrisolto. Invece oggi deve sapere tutto, perfino se di mestiere fa il canzonettista leggero. Con un risultato ridicolo e pericoloso: qualcuno pensa che Lorenzo sia un opinion leader, un paladino di qualcosa. Mentre lui, Beyonce, Vasco o Kanye sono gente che scrive e canta delle canzonette, che spesso non capisce un cazzo aldilà del canzonettismo (e va bene così: se sei così bravo a fare una cosa dovresti fare solo quello) ma che è obbligata a sembrare accorta e attenta. Perché altrimenti il mondo gli fa il culo – specialmente se la scivolata la fa uno che ormai da anni è un forzato delle buone cause, pasdaran dell’ovvio e paladino dell’evidenza. Ma nel 2022 nessuno è al sicuro: dagli Econazisti, i Veganatici e altri imbecilli delusi dalla scarsa sensibilità del Jova, dal quale si aspettavano qualcosa di diverso. Il problema sta qui, non nella sorte dannata e mascalzona del Fratino (“uccello che nidifica tra le dune della spiaggia sulle coste dell’Adriatico e del medio Tirreno”).