Come ho scritto più in basso, m’è arrivato il nuovo system Mac (10.4) con delle caratteristiche non esattamente edificanti. Adesso l’ho installato, e i miei timori si sono rivelati realtà: Mac OS 10.4 è una delusione. Le nuove features non sono freneticamente utili: Spotlight, il motore di ricerca interno, funziona peggio del precedente, se cerco un pdf intitolato “atto” mi trova tutte le occorrenze della parola “coatto” nei miei articoli; se provo a utilizzare il vecchio sistema per cercare (ctrl F) il primo criterio che mi propone è la “classe del documento”, un parametro inutilizzato e quindi inutile. Automator, lo strombazzato creatore di Macro, funziona come una versione tonta di Applescript – presente su Mac fin dai primi anni ’90. Quicktime adesso è ancora più limitato, e non consente nemmeno di salvare i filmati visti sul browser – salvo passare alla versione Pro, a pagamento. E i widget, questa mirabolante innovazione reclamizzata come imperdibile?
Giocherelli, e pure assai scomodi (per esempio: le finestre restano fluttuanti sopra a tutte le altre, col risultato che lo spazio dello schermo diminuisce). Il mio consiglio? Restate con OS 10.3, che funziona benissimo (e che reinstallerò). E se proprio volete i widget c’è un programma il cui nome già la dice tutta, Amnesty, che vi permette di giocarci anche col system 10.3 e, che Dio lo benedica, li tiene sempre aperti e schiacciati sul desktop, sullo sfondo – come avrebbero dovuto stare fin dall’inizio. Il Mac è sempre stato reclamizzato come il PC per chi non vuole problemi e non ne vuole sapere di informatica. Purtroppo però, se continua così, si avvia a diventare il computer dei fessi.