Visitando CosmoTaxi (una cosa saggia da fare, ogni tanto), la biposto digitale di Armando Adolgiso (su cui non mi dilungo avendolo già fatto qui), leggo di Riccardo Giagni e della sua nuova avventura editoriale. Dirige una collana per le edizioni Argo (che però non sembrano avere un sito), dedicata al rapporto tra suono e visione.
Ho diversi eccellenti motivi per voler bene a Riccardo. Lo conosco praticamente da sempre; avevamo forse 13 anni io e 16 lui (era amico del fratello maggiore di un mio amico), ed è sempre stato un tipo supernice, dritto e a posto. L’ho ritrovato alla Rai ai tempi di AudioBox e fu fondamentale per far arrivare la cassetta di RadioGladio a Frank Zappa (di cui era amico), con tutto quello che ne è seguito. Spunta sempre in posti interessanti, ultima l’Università di Lecce, dove insegna con un altro amico antico, Gianfranco Salvatore. E poi fa della bella musica, che non è mica poco, in questo mondo di sordi(di).