Una delle debolezze di molti di quelli che hanno un sito (o un blog) è la consultazione spasmodica delle statistiche: numero di visitatori e di pagine viste, da dove vengono, quanto si fermano, che browser usano, ecc. Sfortunatamente questi dati non ne includono uno fondamentale: chi glielo fa fare di venire? Perché lo fanno (lo fate, in fondo è di voi che stiamo parlando)? Ognuno può fare le sue ipotesi sulla base dei propri contenuti: in questo caso forse vi diverte quello che scrivo, vi sembrano curiose o diverse le mie opinioni, oppure ci trovate delle informazioni difficilmente reperibili altrimenti. Ma ci sono alcuni di voi le cui motivazioni non mi sono affatto chiare. Vi ho notato proprio leggendo le statistiche di questo sito (esercizio che pratico con moderazione), da cui si deduce l’attribuzione geografica del server dal quale vi state collegando. Nel mese di Dicembre sono stati richiesti 28.000 file da domini .it (non pagine visitate quindi, che sono assai meno), 6.500 da .net e 3.200 da .com. Fin qui nulla di strano: le vie della rete sono infinite. Già più curiose sono le 219 hit svizzere, 148 lussemburghesi (popolazione 462.690), 93 brasiliane, 56 giapponesi, 37 saudite, 17 cilene, 7 peruviane e una iraniana.
Ma le ventitrè richieste veramente inaspettate arrivano da domini .mil, quelli dell’esercito americano. Assai sorpreso, sono andato a vedere i dettagli: 8 vengono da mil.af.aviano (Military, Air Force, base di Aviano) e 15 da mil.army.vicenza. Chi siete? Come mai venite qui? State facendo una lista di nemici italiani e m’aspetta Guantanamo bay? O magari è vero il contrario, che avete letto il testo di RadioGladio (o l’avviso di chiamata sul patriottismo) e state pensando di cambiare mestiere, o paese? In ogni caso palesatevi, mandatemi una email, raccontatemi di voi, parliamone (anche in inglese, se preferite): di un soldato americano che visita radiogladio.it, restandoci anche un pochino, vorrei proprio saperne di più.