Mi scrive Mrs.Landry dal dominio www.emailtoday2004.com:
Click to Email Your Web Site
to 28 MILLION PEOPLE
Fin qui nulla di nuovo: lo spam ci arriva a tutti, anche se lo spam sullo spam, lo spam per gli spammer, è un sottogenere particolare – e 28 milioni sono parecchi. Curiosamente però il messaggio continua sotto, in piccoli caratteri grigi, con una dicitura criptica:
If You Are a Non-Profit Organization That Aids Low-Income Families.
At Our Web Site, Call Us For Details.
Every Week We Offer A Different Non-Commercial Offer for Specific Non-Profit Causes.
“Se siete una organizzazione non profit che sostiene famiglie a basso reddito. Nel nostro sito, chiamateci per i dettagli. Ogni settimana offriamo una diversa offerta non commerciale per specifiche cause non profit”. Che vuol dire? Per i destinatari, semmai gli ci cascasse l’occhio, è una bizzarra testimonianza della bontà d’intenti di emailtoday2004.com (ci sono davvero delle aziende che offrono beneficienza ready-made e deducibile dalle tasse per aziende “generose”); ma in realtà queste frasi non si rivolgono principalmente agli esseri umani (altrimenti migliorerebbero almeno la punteggiatura), bensì ai filtri antispam. E gli dicono: “E’ vero che questa email arriva da un dominio sospetto e che contiene alcune parole che potrebbero voler dire che è Spam; però ne contiene anche altre come “non profit”, “non commercial offer” o “low income families”; potrebbe quindi essere una richiesta di beneficienza che forse sarebbe dannoso filtrare.”
Il bello è che quei buontemponi di emailtoday2004.com (che però non è online) sostengono che questo negli Usa sia lecito. Lo definiscono “Non Primary Purpose Non-Commercial/Non-Profit, Exempt From S.877 Code Email List” (il famoso Can Spam act), e magari è perfino vero.