Ovviamente siamo tutti d’accordo: si usa troppa plastica, bisogna disincentivare. Basta rifletterci 5 minuti per capire che la Plastic Tax, cioè tassare le confezioni e le bottiglie, è perfettamente inutile e inciderà pochissimo sui consumi di plastica – non essendoci alcuna alternativa. Eppure era facile: ecco una versione sensata, sensibile e progressista della Plastic Tax.
Introdurre una tassa sulla produzione di plastica, dando sei mesi di tempo alle imprese e alla popolazione per creare un’alternativa, pure facile facile: vendere l’acqua minerale sfusa in bottiglie di plastica a lunga durata. Le persone si abituerebbero a portarsi le bottiglie (come stanno imparando a fare coi sacchetti), e le aziende sarebbero incentivate a vendere l’acqua sfusa*. Così invece per le aziende non cambia nulla, chi beve acqua in bottiglia continuerà a farlo e non si crea alcun circolo virtuoso. Però lo stato incasserà sicuramente, mentre col mio sistema forse no. Sulla Sugar Tax invece concordo pienamente, essendo disponibili sul mercato infinite alternative alle merendine industriali.
*Io bevo acqua in bottiglia perché nella mia zona c’è davvero molto calcare, il dolcificatore costa un botto e la Brita non funziona davvero.