Conosco Stefano Ballini da 7 o 8 anni, ma continua a stupirmi. L’ho conosciuto a Tavarnelle val di Pesa (Fi) dove stavo facendo un lavoro e dove è spuntato un giorno (lui è di quelle parti) con dei regali per me. Lo conoscevo a distanza per via della sua fantastica fanza Trippa Shake (per cui avevo scritto delle cosine), un giornale autoprodotto dove convivevano la toscanità, il punk e la signora Ballini (Mamma di Stefano, titolare di una rubrica di battute; notevole quella sulla Ford Kà: “Bella, pare una vescica di maiale”). Lo stesso spirito c’è nella versione online di Trippa Shake (slogan: Chianti’s WebZine : Articles, Safe Sex, Fettunta, Rock’n’Roll and Fiorentina Olè!), anche se le decine di pagine stampate a corpo 5 con interviste, recensioni, pubblicità improbabili e ardore a pacchi sono insostituibili (tra l’altro Stefano ha domandato a Franco Califano: “Può un assorbente cambiare la vita di una donna?” La risposta, fulminante, la trovate qui). Ma l’economia di una fanzine è un disastro se, come succede a Stefano, fai l’operaio.
Stefano è un fiume in piena. Stamattina apro la posta e ci trovo questo messaggio:
Ciao, nel giro di un mese farò uscire le nuove magliette trippa “Io sto coi frati e zappo l’orto” scritto in varie lingue, prima tiratura 100 maglie, fatevi sentire, ciao S.
Capito bene? Vi si sta offrendo una maglietta con scritto Io sto coi frati e zappo l’orto in varie lingue. Quest’uomo è un genio. Non perdetevela, mi raccomando (per ordinarla clicca qui).
PS: Cos’è la Fettunta? Dice Stefano: “La fettunta è la bruschetta con l’olio nuovo, a me piace da matti se poi ci accosti un vino novello vedi scintille.”