Come forse avete notato questo blog è fatto a mano (come del resto tutto il mio sito), e non utilizzando uno dei vari ottimi software gratuiti disponibili. La ragione principale è che questo dominio è uno di quelli che si hanno “in omaggio” con la connessione ADSL, quindi ha solo la dotazione base e sul server non si può installare niente. Ma non è la sola ragione; mi piace che Fosforo sia parte di RadioGladio.it: io non sono un blogger, ma uno che sta variamente in rete, e che ha anche un blog. Inoltre da quando ho un sito (RadioLilliput.org, settembre ’99) ho sempre avuto il puntiglio di realizzarlo da me. Non il vanto, che se all’inizio le pagine erano davvero inguardabili adesso sono solo bruttine, ma la cocciutaggine di voler fare a tutti i costi da solo. Quindi Fosforo all’inizio era solo un pezzo del sito; poi sono arrivati i permalink (primitivi ma funzionanti), il colonnone a destra, i link ad altri blog, e piano piano si blogghizza. Questa autarchia implica una certa dose di fatica in più, che per adesso faccio volentieri.
Perchè scrivo questo? Perché m’è capitato di leggere un blog sui blog (trovato leggendo questo post di William Bottin), e in particolare un thread specifico intitolato wannabe a blogstar che mi ha aperto gli occhi su un mondo che in parte avevo intuito (e di cui avevo letto) ma che ancora non avevo incontrato di persona: le blogstar, e i loro wannabees. Notevole: leggere per credere.
Io l’ho trovato illuminante su molte questioni. E mi ha fatto pensare che un po’ sono contento di non avere i feed RSS, di essere fuori dal girone dei dannati del commento, dei coscritti degli aggregatori, dei coatti al link in entrata e dei forzati di ShinyStat. Ho delle statistiche? Certo, e le guardo con attenzione, ma non credo che a voi interessino. Sono felice se mi linkano? Sempre, anche se penso che una pagina dei link sensata sia una delle caratteristiche importanti di un sito. E come mi troveranno senza RSS? Come mi hanno sempre trovato: passaparola, link e Google. Una delle etichette di Frank Zappa si chiamava Barking Pumpkin, e il suo motto era “World’s finest optional entertainment”. Ecco, Fosforo è intrattenimento opzionale. Ci viene un sacco di gente? Bello. Ne viene di meno? Peccato, ma non muore nessuno. Così resterò fuori dal magico mondo delle blogstar? Può darsi. Sarà grave?