Sono stato a Torino, allo Share Festival, a conversare (con un certo profitto, mi pare) di musica digitale con Alberto Campo, Bruno Ruffilli de la Stampa e Madaski degli Africa Unite. A Palazzo Cavour c’è anche la mostra di installazioni ed opere, alcune piuttosto belle.
Potremmo grossolanamente dividerle in quattro categorie: quelle infantili (molto comuni nell’arte digitale), alcune davvero soddisfacenti: una è una serie di pulsantoni cazzottabili che ti consentono di abbattere fragorosamente un muro (su uno schermo). L’autore è un/a brasiliano/a di cui proprio non ricordo il nome. Poi le opere geek, da tecnofili, insignificanti per molti ma belle per chi ne sa. La migliore m’è parsa un pc sventrato e appeso ad un muro, con dentro un sacco di virus ma anche delle Norton in autorun, che periodicamente li ammazzano; poi – a cicli regolari – riparte l’infezione (neanche di questa ricordo l’autore, ma è canadese; il pezzo è stato prodotto da Ars Electronica). Poi, ma per fortuna sono sempre di meno, c’è il genere stanza buia dove succede poco e si capisce ancora meno, un po’ minacciosa e postnucleare. E infine alcune Opere d’Arte Contemporanea Come Cristo Comanda – una merce veramente rara oggidì, digitale o meno. Tra queste m’ha molto colpito il lavoro di Brody Condon. Il suo pezzo è Suicide Solutions, “la documentazione in Dvd di un anno di suicidi commessi in oltre cinquanta giochi sparatutto, in prima e terza persona.” E’ veramente un video ipnotico, struggente e intenso che potete (e dovreste assolutamente) vedere in versione web sul suo sito tmpspace.com, cliccando su Suicide Solutions.
della serie: Opere d’Arte Contemporanea Come Cristo Comanda
Black Kites di Gabriel Orozco