Ieri per la prima volta nella mia vita, vincendo non poche resistenze, ho comperato un prodotto Microsoft: una tastiera con mouse senza fili, programmabile ed ergonomica. E devo dire che questo acquisto mi aveva parzialmente riconciliato con l’azienda di Redmond: è un buon prodotto, con un eccellente software di supporto, estremamente flessibile e programmabile fino allo spasimo. Poi stamattina apro la posta e trovo la segnalazione (grazie Angelo) di una intervista a Bill Gates nella quale, alla domanda “Si parla molto di rivedere le leggi sui brevetti e sul copyright. Come mai, secondo lei? Nella sua opinione queste leggi andrebbero riformate?” ha risposto:
“No, anzi. Direi che in generale oggi si creda nella proprietà intellettuale più di ieri. Oggi ci sono meno comunisti di quanti non ce ne fossero un tempo; ma c’è una sorta di comunisti moderni che vorrebbero privare musicisti e registi dei loro giusti guadagni. Pensano che questi introiti non dovrebbero esistere.”
Ora, essere grossolani, disinformati e inesatti non è un reato. Ma magari se sei Bill Gates certe espressioni potresti anche risparmiartele: il mondo non è la Virginia, è pieno di comunisti – che potrebbero decidere di passare da Windows a Linux, o Mac. Aggiungo solo due veloci considerazioni personali.
1] Avevo salvato questa foto qui sotto senza sapere bene il perché. Adesso lo so: è il comunismo ad unirli.
2] L’equivalente modello di tastiera Logitech non sembrava niente male: ah, se solo oggi fosse ieri…