Domani sera (cioè oggi, insomma il 18) vado vicino a Bolzano, dove parlerò alla presentazione di questo libro. Oggi (ieri) è successa una cosa forse da tenere a mente. Mi ha chiamato Paolo Mazzuccato della locale sede Rai, chiedendomi di fare un’intervista sulla serata. Mi ha anche chiesto di indicargli della mia musica con cui integrare il servizio; gli ho risposto che poteva trovarne in downloading su daridire.net. Lui era un po’ perplesso (internet ha una brutta nomea) ma l’ho rassicurato: secondo la semplice licenza con cui è pubblicata online, lui poteva legalmente scaricarla e trasmetterla. In più, essendo la Rai, avrebbe dovuto indicare il mio nome e il titolo del brano (con la dicitura PA, e cioè proprietà dell’autore) nel “rapporto artistico” che poi andrà alla Siae (cosa che alla Rai fanno ancora assai puntigliosamente, per fortuna): in questo modo io percepirò i diritti d’autore. Non molto, ma d’altronde io non ho dovuto fare niente. Ecco un caso, e certamente non è il primo, in cui un autore che mette la propria musica in rete guadagna dei soldi perfettamente leciti, quasi puliti (la Siae trattiene circa il 5%) ma soprattutto che non avrebbe guadagnato altrimenti: temo infatti che a Bolzano nessun negozio abbia i miei CD.