In Italia, negli ultimi 70 anni, ci sono stati due generi di Governanti. Una volta venivano scelti (dai Partiti) sulla base di un certo curriculum, che comprendeva studi di Legge, di Scienze Politiche, Economia, Politica Internazionale, e via dicendo. Per molto tempo si è detto che la Bocconi era la fabbrica dei governanti, e in qualche modo era vero. Naturalmente i saperi di queste persone erano interamente al servizio della parte politica che li esprimeva. Non solo; in quelle importanti scuole italiane o internazionali, avevano imparato bene una lezione: mai disturbare lo status quo, andare controcorrente o proporre soluzioni ardite: stabilità, moderazione, e un occhio di riguardo per i mercati. Questa casta è talmente pervasiva che, negli anni, è capitato che siano stati scelti direttamente dal Presidente, e chiamati “tecnici”. Mentre il termine giusto è “Organici a un sistema (politico, economico, sociale) e Custodi dell’Ortodossia”. In Italia, tutta questa gente ha fatto talmente male che a un certo punto si è sentito il bisogno di un nuovo modello di Politico, che fa dell’ignoranza una bandiera (da contrapporre a quella della Bocconi), e della “trovata creativa” un metodo. Si inizia piano piano, con Berlusconi: il suo avvocato alla Difesa e il suo commercialista all’Economia. Tecnici, ma di una caratura diciamo Brianzola. Il primo si sa che fine a fatto, del secondo si sono perse le tracce.
Berlusconi ha perso velocemente lo smalto, ma nella sua parabola ci ha regalato Razzi, Scilipoti, e una grande quantità di mezze tacche politiche, alcune delle quali hanno pure fatto carriera. Oltre al Circo Mediaset, ci sono altre figure che si propongono: i Leghisti, da Borghezio in su, Di Pietro e tutta una serie di persone “espresse dal popolo”: li riconosci perché si esprimono come il popolo nei film di Luigi Magni. E Allora il PD? Il PD ha continuato a produrre la stessa mediocrità democristiana di sempre, variamente Bocconata e sempre deludente. Figure non in grado di catturare l’attenzione del paese, e meno ancora di governare.
Quindi alle ultime elezioni ha vinto il modello Popolo, noi siamo il Popolo e parliamo al Popolo. Un Popolo estenuato dai Bocconiani inutili, incapaci, e spesso disonesti, che ha deciso di scegliere qualcuno che gli prometteva un cambiamento. Gli unici. Tutti gli altri, dal PD a FI, promettevano continuità, cioè niente. Sfortunatamente, o forse prevedibilmente, queste nuove forze sono animate e popolate da persone che evidentemente non hanno alcun requisito per governare. Gente rozza, che esprime male le proprie idee sbagliate – ma certamente nuove. Gente che non metteresti a capo del condominio, meno che mai del paese. Però è tutta gente che non mi pare qualitativamente peggiore, come Politico. Certo, hanno idee orribili e insensate, e ci batteremo affinché non possano attuarle, come è stato negli ultimi 70 anni. Ma da un punto di vista qualitativo, della capacità di governare, non trovo grandi differenze tra i Bocconiani (che non ho votato) e i Mercatari (che pure non ho votato).