C’è un aspetto sottilmente supefacente nelle interpretazioni di Tiziano Ferro a Sanremo. Non mi riferisco ai suoi brani, ma alle cover. Come tutti sanno, il 99% delle canzoni possono essere declinate al maschile o al femminile, consentendo agli interpreti (solitamente etero) di optare per il proprio ruolo “naturale”. Ma non Almeno tu nell’universo, il cui ritornello dice: “Tu che sei diverso, almeno tu nell’universo”. Al femminile non funzionerebbe. Nessun problema per Tiziano, che essendo gay ha potuto interpretarla (mi pare dignitosamente, date le circostanze) così com’è. È una nuance, un segnale signorile e quasi subliminale ma che mi fa assai piacere notare a Sanremo.