Se n’è andato Sekou. Ci conoscevamo da una vita e c’era molto che ci legava: a un certo punto abbiamo perfino condiviso un appartamento. Non ho avuto tanti amici stretti nella vita, Sekou era sicuramente uno di questi. Negli ultimi anni ci siamo visti poco ma siamo sempre rimasti in contatto, sapendo di poter contare l’uno sull’altro: non solo ci stimavamo, ma ci volevamo molto bene e ci legavano molte cose, a partire dalla musica. Era malato, ma questo non lo sapevo, e il Coronavirus se l’è portato via. Mi spezza il cuore che una persona così sociale e tanto amata se ne sia andata da solo: il suo funerale islamico è oggi, ma naturalmente a porte chiuse. Un giorno, quando finalmente potremo riaprirle, bisogna celebrare adeguatamente Sekou Djabaté, un essere umano a 360˚, che quando sorrideva ti scaldava la stanza, oltre al cuore.
PS: Mi ero ripromesso di non pubblicare necrologi sui social media, sono dei like che non mi piacciono. Questo lo pubblicherò perché, aggiungendosi a quelli degli altri, fa una piccola lista di post, la cosa più prossima a stare insieme e piangere in questo tempo buio.