Allarme Cocaina (Holland version)

Sono ad Amsterdam, dove la città sembrerebbe essere in preda all’allarme Cocaina. Manifesti ovunque, volantini nei bar, perfino alcuni grossi tabelloni luminosi esposti in giro per il centro: Cocaine alert! Qual è il problema? Troppi nasi all’opera? Quintali di coca che invadono l’Olanda (come quei test sui fiumi italiani, che sembrerebbero contenerne montagne intere)? Macché: è qualcosa di assai più esotico (per noi italiani, ma anche per gran parte degli altri europei), e infinitamente più di buon senso. Ecco cosa dice il manifesto:

drugs alert

“Comune di Amsterdam, Assessorato alla Salute, 28 novembre 2014. Allarme Cocaina. Al momento viene venduta a Amsterdam della (in rosso) cocaina estremamente pericolosa. Diversi turisti (il cartello è solo in inglese, ndr) sono stati ricoverati con gravissimi sintomi dopo aver utilizzato cocaina comperata per strada. Tre di loro sono morti (pure questo in rosso). Quindi ignorate gli spacciatori di strada. Le analisi hanno rivelato che la “cocaina” utilizzata, invece era (in rosso) eroina bianca. Se qualcuno sviene, ha problemi respiratori o non respira affatto (in rosso e grassetto) chiama l’ambulanza chiamando il 112! Non sarai arrestato per aver usato droghe a Amsterdam. Chiama il 112 per assistenza medica. Mentre aspetti tieni sveglio il soggetto facendolo camminare, o premendo forte sul muscolo della spalla (cosa utile da sapere, che non sapevo, ndr).”

Molto interessante, e vagamente lunare per noi italiani. Questo messaggio infatti scardina alcuni luoghi comuni pessimi e sbagliati che governano la politica sulle droghe in Italia (e altrove, benché molto si stia muovendo in altri paesi), e ne rivelano l’atroce e ottuso meccanismo. Da noi, grazie a Fini e Giovanardi, fu abolita la differenza tra sostanze leggere e pesanti, al grido di “la droga è droga” (una sciocchezza di proporzioni bibliche). Il Comune di Amsterdam invece è in grado di distinguere (e prova a proteggere la gente, anche straniera) tra due sostanze considerate pesanti, che hanno effetti, dosaggi, problemi collaterali diversissimi. E, invece di considerare i drogati come criminali, li tratta come cittadini che si trovano in difficoltà. Specialmente se per strada vendono eroina bianca come cocaina. Una cosa assolutamente criminale, no? E infatti qui se ti beccano a vendere droga pesante vai dritto in galera – e mi piace pensare che vendere eroina per coca sia considerata una aggravante. E’ una questione di logica, ma anche di priorità: in Italia, se succedesse una cosa del genere, la reazione più comune sarebbe “potevi non drogarti”. Qui invece innanzitutto si preoccupano di arginare i danni, di evitare che la gente ci lasci le penne. E poi, semmai, si considera se esista effettivamente un problema di consumi esagerati. Perché qui, come da noi, esiste l’abuso. Ma poi c’è anche il semplice uso.

Spesso si pensa che dietro la politica liberale dell’Olanda sulla cannabis ci sia un’idea libertaria, una sorta di fricchettonismo governativo. Niente di più distante dalla realtà. Semplicemente si sono posti il problema in termini di priorità: è più utile impedire alla gente di farsi le canne o, per esempio, limitare l’accesso di eroina dalle frontiere? Quanto allarme sociale suscita il consumo di erba? Quali reati gli sono connessi? E hanno capito che il consumo di alcool è assai più problematico in termini di impatto sociale, e anche sanitario. Da noi invece il vino è cultura, la birra è una bibita e le galere sono piene di gente beccata con venti grammi d’erba.

Ma quello che mi convince davvero di questo manifesto è il riquadro in basso: Non sarai arrestato per aver usato droghe a Amsterdam. Chiama il 112 per assistenza medica. Due frasi che riassumono perfettamente la questione: innanzitutto sappi che puoi chiamare l’ambulanza senza alcun problema, e anzi che devi farlo subito. Salvare una vita, per il comune di Amsterdam, è infinitamente più importante che arrestare un turista – e glielo dice chiaramente. Come non concordare al 100%?

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