Quella delle tette è una delle ossessioni più ancestrali. Oggi, secondo la tv italiana, devono essere immense e innaturalmente alte. Ma è sempre stato così? Non si direbbe, anzi. Nella cultura Pop degli anni ’70 le grandi forme erano una minoranza (tranne in Italia dove sopravviveva il culto delle maggiorate) e il modello dominante, tette piccole e forme androgine, era talmente pervasivo che proprio in quel periodo nacque una pubblicistica soft-porno dedicata specificamente alle mammellone. E’ uno dei generi più prolifici dell’epoca, e alcune testate sono rimaste nella memoria – come Busen, Extra-busen e l’italiano Tettone. Poi ovviamente sono arrivati gli ’80, Ricci, il silicone, ecc. Così quelle riviste sono diventate un oggetto di culto in rete; contengono immagini di un genere antico, ormai scomparso dal radar del porno, che sul web ha un nome semplice ma ricco di risonanze: natural.