Clicca Amen per accedere

Nel grande supermarket della rete, lo scaffale dei culti è assai affollato. E c’è di tutto, dal Vaticano alla Chiesa di Elvis fino ai grandi inquisiti come Scientology. Ognuno con la sua scatola, il suo slogan e le sue istruzioni per l’uso. E perfino un kit di devozione computerizzata in omaggio.

Ormai s’è capito: la rete è lo specchio della realtà, e quasi tutto quello che c’è al mondo ha una sua rappresentazione online. Che però non sarà mai totalmente realistica, ma sempre un po’ idealizzata. Questa regola mi sembra vera per tutti, e dal blog dello skater al sito di una multinazionale raramente le cose sono come sembrano. Ma se gli utenti sanno bene che spesso il web è come una brochure (di cui non fidarsi è meglio), la cosa risulta molto più ambigua in quei siti che non rappresentano un’azienda o un’associazione ma una filosofia, una fede, un Dio.

Che la tecnologia fosse un eccellente sistema di indottrinamento è stato chiaro dall’inizio: la Chiesa Cattolica ha una sua stazione radio globale, e la Tv ha perfino una santa protettrice (S. Chiara d’Assisi, che dal suo letto ebbe la visione di una cerimonia alla quale non poteva partecipare. Curiosa ma inappuntabile anche la scelta del protettore dei radiocronisti, l’Arcangelo Gabriele). La tecnologia insomma è stata immediatamente abbracciata da molte fedi come veicolo delle proprie credenze. I primissimi a muoversi su internet furono i satanisti che, avendo difficoltà a esistere in pubblico, solo così sono potuti diventare una vera comunità. Xeper.org è un buon esempio: atmosfera gotica, teste di caprone e stelle rovesciate. Esattamente il contrario di Vatican.va, beige e azzurrino, con Benedetto che sorride e il primo link che porta all’Archivio Segreto Vaticano. Ma questi sono grandi siti di rappresentanza, senza un reale intento di proselitismo. Jesus-is-savior.com è invece un buon esempio di prima linea, di cristianesimo spazzatura col chiaro obiettivo di spaventarti fino alla conversione: notevoli le pagine sulla musica del Demonio. Il suo omologo satanico, Churchofsatan.com, non è altrettanto divertente, anche se la sua pagina dei link promette mille meraviglie.

Uscendo dal dualismo bene/male di matrice europea, che ovviamente conosce la sua apoteosi negli USA, molte altre fedi si sono attrezzate su Internet: i siti Islamici per esempio, purtroppo difficilmente navigabili senza gli appositi font, sono molti e ben fatti; e nella grafica si astengono rigorosamente dall’uso di immagini preferendo le scritte, spesso mirabolanti. Anche gli Ebrei hanno sfruttato ingegnosamente la rete per scopi devozionali: è perfino possibile scrivere una preghiera online, che poi verrà stampata, piegata e inserita nel muro del pianto. Naturalmente il web è il posto perfetto dove pubblicizzare religioni esotiche, nuove o poco note: si va dalla Peyote Way Church dell’Arizona (Peyoteway.org) alla società Zoroastriana di Stanford fino all’antico culto gallese Wicca, su Wicca.com. Sono poi massicciamente presenti i grandi, controversi colossi del settore come Scientology e i Testimoni di Geova: e se questi ultimi hanno scelto una formula pacata e rassicurante per Watchtower.org, Scientology.com invece ha un banner animato che promette un mondo senza guerra, dove il più capace si fa strada e la gente è finalmente libera. Asciutto e inquietante il sito del reverendo Moon, Unification.net, che però contiene l’incredibile albero genealogico del Vero Padre.

Ma i più pronti all’incrocio tra fede e tecnologia sono stati i Buddisti tibetani, che da sempre usano la tecnologia per pregare. Nei loro templi sono installate delle Ruote di Preghiera contenenti lunghissimi rotoli di stoffa con scritto sopra migliaia di volte un Mantra (una specie di litania). Facendo girare queste ruote è come se ad ogni rotazione si ripetessero tutti. Non solo: esistono delle ruote ad acqua, piazzate sui fiumi, che pregano da sole senza sosta. Pare che dal loro punto di vista, un’immagine animata in cui scorra un Mantra sia la stessa cosa: la parola gira e quindi si ripete, accade. Il sito Dharma-haven.org fornisce elementi per creare pagine web che pregano da sole, e addirittura istruzioni per “convertire il vostro disco rigido in una ruota di preghiera automatica”, un inaspettato Cyber-Rosario digitale del duemila.