Intervista a Frankie Hi Nrg

(Testata: Rolling Stone)

E’ stato zitto per sei anni, dopo aver sbancato con La Morte dei Miracoli nel ‘97. Adesso torna con un nuovo CD, che lui si scaricherebbe da internet e poi forse comprerebbe, e con un singolo che gliene dice quattro, ma senza fare nomi.

RS: Cos’hai fatto in questi sei anni?

FHNMC: Ho cazzeggiato tantissimo, e mi sono illuso di poter gestire le mie cose mentre in realtà sono andate un po’ alla deriva. Ho anche collaborato con artisti amici cercando di inventarmi altro, di provare cose che avevo visto fare e che mi sembravano interessanti.

RS: Nel singolo “Chiedi chiedi” te la prendi con una persona dell’ambiente musicale che t’ha fregato, ma senza nominarla. Chi è?

FHNMC:Chiunque si riconosca in quelle parole.

RS: Ma di stronzi con l’orecchino ce n’è a bizzeffe!

FHNMC: Ma io parlo di uno ben preciso; se poi altri si sentono chiamati in causa, ben vengano.

RS: Almeno lui lo sa?

FHNMC: Non so: credo di no.

RS: Tu parti da Città di Castello, poi vivi a Roma e a Milano ma alla fine ti stabilisci a Cremona. Non sei un animale urbano come sembri?

FHNMC: No, mi piacciono le piccole città. Pensa che ho registrato a Città di Castello tutti i miei dischi, e non cambierei. Sia a Roma che a Milano mi sono trovato male: attualmente viviamo a Cremona, ma potremmo spostarci, magari per tornare a Castello: lo stile umbro è imbattibile.

RS: Viviamo?

FHNMC: Già: a maggio mi sono sposato. Lola è mia partner in crime: abbiamo prodotto insieme questo disco, e insieme ci occupiamo del management di questa ditta. Ma non nascondo che è grazie a lei che ha saputo motivarmi che questo disco c’è ed è così, con un fondo di allegria anche quando è serio.

RS: E’ un CD molto essenziale, una dote rara oggigiorno; e c’è perfino un brano, “L’inutile”, dedicato proprio ai pezzi riempitivo. Molti artisti si dicono contrari alla vendita dei singoli brani online, sostenendo che l’album sia un’opera indivisibile. Tu come la vedi?

FHNMC: Secondo me un disco deve meritare di essere comprato tutto assieme, e questo acquisto non deve sottendere a una sòla. Credo che, data la quantità di CD pieni di fuffa, procurarsi musica con sistemi non ortodossi, internet o perfino il mercato nero, sia diventato purtroppo necessario. Comprare un disco originale a scatola chiusa è veramente un atto di fede, innanzitutto per i prezzi ma anche perché voglio sapere cosa sto comprando. Averne una preview completa mi pare una precauzione necessaria. Dico preview perché dopo un certo numero di ascolti (che per me sono quattro) mi pare moralmente giusto comperarmelo: è un atto di stima, un riconoscimento alla genuinità del prodotto, un contributo alla crescita della credibilità commerciale dell’artista, che poi gli consentirà di produrre ancora.

RS: Ti piace l’hip hop di adesso?

FHNMC: Mi sembra troppo mainstream. Mi piace Missy e mi convince Eminem, che stilisticamente spacca, rappa in un inglese comprensibile e ci mette dei contenuti: alcuni saranno pure opinabili, ma comunque ce li mette. Capisco meno uno come 50 Cent, che mi sembra un carro di Viareggio coi pupazzi vestiti da papponi, i macchinoni e i puttanoni, che celebra il funerale della Blaxploitation. Quello che è iniziato come una celebrazione dei propri aspetti culturali è diventato una caricatura ad uso dei suoi acquirenti che sono in maggioranza bianchi: fa un effetto zoo che non mi piace.

RS: Come ti procuri la musica che ascolti?

FHNMC: Certa la compro, ma fondamentalmente attraverso WinMx; ultimamente scarico molti più film e videoclip, per esempio di Aphex Twin o di Squarepusher.

RS: Che impressione fa questa esplosione della rete ad uno come te che traffica coi computer da sempre (è stato tra i primi artisti italiani ad avere un proprio sito web, realizzato da lui)?

FHNMC: Mi pare una bella realtà, forse perché non sono un regista cinematografico…

RS: Beh, però c’è molta tua musica in rete: ho controllato.

FHNMC: Ci sono anche i video. Qualche giorno fà c’era uno che si scaricava quello di Fight the Faida…

RS: Da te?

FHNMC: Certo!

Riquadro

Frankie ha diretto i videoclip di “Quelli che Benpensano” e “Autodafè”, ambedue tratti dal suo album “La Morte dei Miracoli”. Anche il video del nuovo singolo “Chiedi chiedi” è suo.

La stessa storia del video di “La Descrizione di un Attimo” dei Tiro Mancino è narrata da un altro punto di vista nel clip di “Bada” dei “Flaminio Maphia. Quello dei Tiro Mancino vince nel 2000 il premio Duel come miglior video pop.  Ambedue sono di Riccardo Sinigaglia e Frankie, che per loro girano anche quello di “Due Destini”.

Nel 2003 ha realizzato il video di Pacifico “Gli Occhi al cielo”.

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