Stereotipi monotoni

E’ da un po’ che sento un piccolo fastidio, legato a una certa modalità di relazione tra sessi – in Italia ma non solo. La sintesi perfetta di questo modo di porre la questione è l’opinione di Luciana Littizzetto sugli uomini. Attenzione: non solo lei. C’è un’intera generazione di autrici, comiche, scrittrici e creative di sinistra che utilizza questo stereotipo. Che a un’analisi superficiale potrebbe apparire femminista, ma a me proprio non sembra. Sappiamo tutti di cosa parlo: i maschi sono stupidi, incapaci di comprendere il corpo delle donne, non sanno amare, non stirano, gli piacciono le automobili, guardano le partite, ecc. Potrei andare avanti per ore, soltanto elencando gli ortaggi a cui ci paragona la brava Luciana.

Se pensare che gli zingari sono ladri è razzista, e certamente lo è, dire che i maschi pensano solo al calcio è sessista. E se poteva essere in qualche modo vero nel ’75, oggi non lo è più così tanto – anche per via del ’75, del femminismo e della crescita di nuove generazioni. Malgrado questo, su una cosa Luciana ha ragione da vendere: il mondo è ancora assai sessista, e vittime del sessismo sono sempre le donne. Mi chiedo però: il sessismo è il nemico (magari comune) da abbattere, o è un diritto che le donne rivendicano? Forse l’idea è: “Dato che il mondo è una merda sessista, lo ripago con la stessa moneta?” Non mi pare una buona idea. Gettare merda sul genere maschile non può che peggiorare le cose, anche per via di gente come me.

Intendiamoci subito: io sono ben lungi dall’essere perfetto, e potrei portare molte testimonianze a questo riguardo – perfino su questo tema specifico. Però non mi riconosco in quel ritratto, e se devo dirla tutta non ci riconosco nemmeno una bella fetta dei miei amici maschi, se non assai genericamente, e solo in certi casi. Forse dipende dal fatto che non so vedere i miei difetti; però so di essere diverso da mio padre, e so anche che il mondo è cambiato in meglio – secondo me irreversibilmente. Quindi forse c’è un’altra possibilità, che vorrei ventilare.

E’ possibile che Luciana e le sue sorelle abbiano un problema? Perché la mia esperienza di vita non è che mi rimandi un’idea di perfezione femminile, specialmente sugli argomenti preferiti dalla comicità rosa. Anzi, se devo proprio dirla tutta, ho una piccola teoria: e cioè che la percentuale (non altissima ma rilevante) di donne psicotiche, volubili, orribilmente gelose, incontrollabilmente rompicoglioni, incapaci di comprendere la semplice frase “scusa, ora ho da fare”, che ti lasciano “senza addurre motivazioni plausibili” (cit.), che ti stalkano su Internet perché il loro matrimonio è in panne, che s’incazzano se non gli presti attenzione o se gliene presti troppa, che ti dicono piangendo “tu non mi hai mai amato” senza ragione, la mattina prima del caffè – che ho conosciuto nella mia vita, si meriti esattamente i maschi della Littizzetto. Sembrano proprio fatti l’uno per l’altra.

Mentre io non solo sono profondamente diverso, ma – non essendo come loro – posso contemplare due idee che si contraddicono. Se da un lato vedo un mondo assai sessista (e con un sacco di altre enormi magagne) da cambiare e migliorare per il bene di tutti, dall’altro sono orgoglioso del mutamento che è avvenuto in poche generazioni (le donne in Italia votano dal dopoguerra): orgoglioso del cammino delle donne (tra cui mia madre) ma anche degli uomini. Molti dei quali hanno ancora moltissima strada da fare, ma non tutta tutti: io conosco un sacco di maschi perbene. E mi domando: non sarà che forse le signorine di cui parlavo qui sopra (a cui Luciana dà voce, benché probabilmente non la pensi così su suo marito) contribuiscono ad alimentare il circuito del sessismo? Perché io dei maschi ignoranti, rozzi e insensibili come quelli descritti da questo stereotipo non li vorrei nemmeno come vicini, mentre loro se li sposano – per poi prendersela col genere maschile.

2 thoughts on “Stereotipi monotoni

  1. Beh, è difficile non essere d’accordo. Ma mi sentirei di estendere: secondo me il libro best-seller è un po’ la radice di tutti i mali. La Littizzetto ha trovato una nicchia che tira, e ci si è appollaiata sopra edificandoci un impero. E’ un atteggiamento che dà un sacco fastidio anche a me che sono dotata della sua stessa coppia di cromosomi; questo è proprio perchè lo stereotipo non è a un senso solo – e se non mi si addice quello del puttanone arrivista, non mi prendo nemmeno quello della Donna Fieramente Media dominata dalle proprie ovaie. A parità di humor becero, preferisco allora una come Sarah Silverman, che almeno gli stereotipi li usa davvero su tutto e tutti.
    Se vuoi, la Littizzetto è un po’ l’equivalente dello strip-tease dell’8 marzo. Si puo’ anche non sentirne il bisogno.

    (Un off-topic di margine: sarà un caso che la gran parte delle attrici comiche italiane sembrano fare apposta a sottolineare i propri difetti fisici?)

  2. D’accordo, 100%. Soprattutto su: Perché io dei maschi ignoranti, rozzi e insensibili come quelli descritti da questo stereotipo non li vorrei nemmeno come vicini, mentre loro se li sposano.

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