Non quello R’n’r, ma quello Swing. Che non è solo un genere di Jazz.
Per una piccola parte del mondo l’espressione Lifestyle significa una cosa completamente diversa dal solito: The Lifestyle è infatti il modo in cui gli swinger chiamano quello che fanno. E quello che fanno gli swinger è insieme abbastanza comune (statisticamente) e difficilissimo (per chi non pratica): sono coppie che fanno sesso di gruppo, si scambiano con altre coppie e frequentano sessualmente altre persone, spesso insieme e comunque dicendoselo: “Il gioco è tutto lì, nella complicità e nel fare questa esperienza insieme, almeno per noi.” Me lo dicono Teri e Kevin, due lifestylers entusiasti, nonché attivisti della scena americana: conducono seminari sull’argomento, dove distribuiscono anche un questionario per capire se uno è adatto allo swing. “Ci sono molti generi di swinger: quelli come noi che vanno in coppia, spesso nello stesso letto, mentre in altre coppie preferiscono stare separati. Alcuni guardano, altri fanno sesso tra loro ma in pubblico.”
Voi come avete iniziato? “Ambedue avevamo fantasie ma non l’avevamo mai fatto. Poi ci siamo incontrati su Myspace e io (Kevin) ero in un gruppo chiamato Groupsex. Lei l’ha notato e questo ha fatto scattare il meccanismo. Per noi non è semplicemente uno sfizio: è la realizzazione di una fantasia sessuale che diventa uno stile di vita. Molti nostri amici sono swinger, i locali che frequentiamo sono di questo genere, pianifichiamo weekend e vacanze intorno al nostro stile di vita.” Come sono gli swinger in genere? “Sono adulti, spesso persone con figli grandi, raramente giovani. Professionisti, operai, di ogni genere. Non c’è molto mix interrazziale, nei club ci sono serate apposta per gli afroamericani.” Ci si sceglie? E come? “Certo che sì, e tra swinger seri un no si rispetta sempre. Per incontrare persone ci sono i meetup: serate, di solito in un bar, nelle quali ci si incontra, si chiacchiera – e si sceglie. Non solo, ma l’affiatamento di coppia è essenziale, e se a uno dei due qualcosa non va, l’altro deve capirlo e regolarsi di conseguenza.” Chi escludete a priori? “I repubblicani radicali, e gli ultra-religiosi: esistono perfino siti internet per swinger cristiani, ma non per noi, grazie.” Ma ci sono anche locali dove si fa sesso? “Sì, ma molto discreti: se un giornale pubblicasse l’indirizzo probabilmente lo chiuderebbero con una scusa. E non ci sono solo club: esistono alberghi, agenzie turistiche, villaggi e perfino crociere dedicate al lifestyle. E’ un business notevole, che cresce ogni anno.”
Cosa pensano i vostri amici non swinger, o i vostri colleghi? Esiste un coming-out degli swinger? “Sì, è una questione delicata, che molte coppie non affrontano. Per noi è diverso: non solo l’abbiamo detto a molte persone, inclusi i figli di Teri (che sono adulti), ma a un certo punto certi filtri sociali si allentano e la gente lo capisce da come parli, da quello che dici. Se qualcuno ci conosce, dopo un po’ se ne accorge.” Che genere di sesso fanno gli swinger? “Assolutamente vanilla (termine che descrive il sesso tradizionale, ndr), e rigorosamente etero, almeno per quanto riguarda gli uomini. Per le donne purtroppo è diverso: ci si aspetta che siano bisex, anche se molte donne poi lo sono davvero. Ci sono molti casi di closet lesbian che si sono sposate e swingano solo per fare sesso con altre donne.” Il Lifestyle evoca alcune delle paure tradizionali delle coppie: tradimento, gelosia, competizione, rottura dell’intimità. “Per noi questo è uno sport di squadra”, mi rispondono quasi in coro. “A noi piace guardarci mentre facciamo sesso con altri, e ogni avventura è comune e condivisa.” Non siete gelosi? “Un po’ sì, e questo alimenta il gioco. Ma è una gelosia temporanea: proprio perché facciamo questo insieme, non c’è la paura che avvenga separatamente. A modo nostro siamo molto esclusivi. Ci amiamo e facciamo sesso con altri: cosa potremmo mai volere di più?”