Si diffondono su tutti i supporti, CD e DVD in testa, disclaimer medievali e meccanismi kafkiani di copy protection. E’ una zona legale grigia in cui molti diritti vengono ignorati e noi clienti, che una volta eravamo benvoluti e rispettati, adesso siamo trattati come canaglie.
Come sappiamo bene, su certi prodotti ci sono delle diciture legali: si va dal generico “Tutti i diritti riservati” (che non significa proprio niente) ai disclaimer chilometrici del software, sotto i quali si clicca sempre “I accept” e che pure finiscono per non significare nulla. Eppure mai come oggi è importante sapere cosa si può fare e cosa no, perché molti dei nuovi crimini (per esempio alcuni di quelli sanciti dalla grottesca legge Urbani) non si realizzano col piede di porco e la mascherina ma con programmi dall’aspetto lecito e rispettabile, regolarmente venduti nei negozi. L’esempio perfetto è il software per duplicare CD e DVD, un prodotto utile per proteggere i propri dati ma perlopiù utilizzato per masterizzare software, musica, film, etc. Una delle grandi aziende del settore, la Roxio, quella che ha comperato il marchio di Napster (evidentemente non del tutto all’oscuro sul reale uso dei loro prodotti), da qualche tempo ha inserito nei suoi software la seguente dicitura:
Attenzione! Questo prodotto serve per riprodurre materiali di cui si possiede il copyright o per la cui duplicazione si è ottenuta l’autorizzazione del titolare del copyright. In tutti gli altri casi si può incorrere in violazioni delle leggi sul copyright ed essere condannati al pagamento di risarcimenti e sanzioni analoghe. Se non si è certi dei propri diritti rivolgersi ad un consulente legale.
Il primo che dovrebbe farlo è la Roxio: scoprirebbe che scrive una cosa inesatta che contribuisce a diffondere un clima di ingiustificata criminalizzazione dei consumatori (noi), già vittime dei vari Copy Control, meccanismi di protezione dei CD la cui legalità è quantomeno dubbia. La copia privata infatti è consentita dalla legge e consigliata dal buon senso: se un CD cade e non va più, come possiamo godere ancora dei diritti che abbiamo comperato (e pagato bene)? Perché non possiamo convertire e copiare lecitamente la nostra collezione di musica in un mp3 player o ricompilarla per l’ascolto in auto? Inoltre la legge ci consente la copia ad uso didattico e di studio, oltre a garantirci il diritto di citazione: la cultura si sviluppa anche in questo modo. Il copy control impedisce tutto questo, restringendo silenziosamente (e forse illecitamente, di sicuro barbaramente) i nostri diritti di consumatori.
Non solo: pare che per via del meccanismo anticopia l’ultimo CD dei Beastie Boys, se inserito in un computer, crei dei problemi molto seri “paragonabili all’effetto di un virus” (io non ci ho provato). il CD inoltre avvia un suo player e non può essere riprodotto dal vostro programma preferito. Pare che i problemi abbondino se nelle avvertenze si dice: “Su alcuni dispositivi potrebbero verificarsi problemi di riproduzione.” (il messaggio è: disabilitare la funzione autorun CD dei PC e verificarne il contenuto prima di eseguirli).
Ma su una cosa il disclaimer Roxio fa centro: se non si è certi dei propri diritti rivolgersi ad un consulente legale. Solo che forse loro con “propri diritti” intendevano “divieti vigenti”; Ecco una dicitura politicamente più attraente:
Attenzione! Questo prodotto serve per duplicare CD e DVD. Pur essendo questa duplicazione pienamente legale, in particolari casi di cessione a terzi potrebbe dare luogo a sanzioni amministrative e, nel caso di lucro, anche penali. Se non si è certi dei propri diritti rivolgersi ai Movimenti per i Diritti Civili, alle Associazioni di tutela dei Consumatori ed eventualmente al locale ufficio delle Nazioni Unite. Per i divieti vigenti invece consultare i codici.